martedì 14 settembre 2010

venerdì 10 settembre 2010

Mysqueeze by Alessi

Dopo Juicy Salif un nuovo originalissimo spremiagrumi entra a far parte della collezione di Alessi: Mysqueese.


 Disegnato dal giovane designer tedesco Roland Kreiter, si aggiudica il primo premio al concorso Pure Creativity 2009 indetto da Mydeco, giudice d'eccezione Philippe Stark.

High Line - New York

La rapida evoluzione delle città puo' lasciare numerose vittime sparse all'interno del suolo urbano, manufatti che perso il proprio ruolo divengono inutili e venendo abbandonati sono destinati a rapido degrado.
E' quello che è accaduto anche alla linea ferroviaria sopraelevata che partiva dal Meatpacking District per arrivare alla West 34th Street. Usata fino agli anni ottanta, e poi abbandonata a causa dello spostamento dei flussi merce, stava inesorabilmente avviandosi verso l'oblio, addirittura se ne è ipotizzato l'abbattimento, ma grazie all'impegno di un cittadino appassionato di ferrovie di nome Peter Oblez viene iniziata una campagna per la difesa del viadotto. Nasce un comitato spontaneo, il "Friends of the High Line", diretto da Joshua David e Robert Hammond che ottiene attenzione da parte del sindaco tanto da portarlo a indire un concorso internazionale di idee per il recupero della linea.
La ferrovia come si presentava

Ad aggiudicarsi il primo premio sono il paesaggista James Corner della Field Operations, e gli architetti della Diller Scofidio+Renfro.
La loro proposta è di riconvertire la ferrovia in parco lineare esplicitando cosi' fino all'estremo, ma in maniera controllata, un processo di per sè già in atto di rinaturalizzazione.


Partendo dalla biodiversità già presente sviluppano un paesaggio complesso, fatto di ambienti differenti: soleggiati, umidi, secchi, ombrosi, ventilati...


Seguendo un nuovo concetto definito "agritettura" (acronimo di agricoltura+architettura) il team suddivide la superficie in zone verdi (morbide) e zone pavimentate (dure) combinate in percentuali diverse man mano che si percorre il viadotto creando situazioni sempre nuove che accolgono all'occasione arredi studiati ad hoc.


La struttura è realizzata in lastre di cemento affiancate le une alle altre in modo tale da lasciare degli interstizi dove la vegetazione possa crescere spontanea.
I vecchi binari sono stati mantenuti e fanno parte integrante del disegno complessivo.


Il progeto ha riscosso grande approvazione da parte della cittadinanza che ne è divenuta abituale frequentatrice per le attività piu' disparate. 

venerdì 3 settembre 2010

Centro Abierto de Actividades Ciudadanas by Paredespino Studio

Un bosco urbano tutto colorato...cosi' si configura la nuova piazza multifunzionale pensata da Paredespino Studio a Cordoba.

 Uno spazio aperto, ma coperto (quindi sempre utilizzabile anche in caso di maltempo), grazie ad elementi prefabbricati ombrelliformi di diverse altezze e diametro.
Posta in prossimità della stazione ferroviaria la piazza si trova nella posizione ideale per divenire nuovo polo attrattivo, cosi' sarà utilizzata due giorni a settimana per il mercato e in mancanza di quest'ultimo rimarrà a disposizione per altri possibili eventi e comunque sempre per momenti di quotidiano ritrovo per la comunità.


Le creazioni di Kyle Bunting

La ricerca di Kyle Bunting sviluppa le potenzialità della pelle a pelo raso come materiale per la creazione di arredi, complementi, tappezzerie, quadri.


I risultati, mai scontati, e soprattutto mai ridondanti, considerando la complessità e la ricchezza del materiale di partenza, sono veramente intriganti e divertenti.



mercoledì 1 settembre 2010

House6 by Marcio Kogan

Per sviluppare House6 Marcio Kogan, architetto brasiliano, parte da una precisa volontà della committenza:avere uno spazio all'aperto da poter vivere quotidianamente capace di gestire ed organizzare le varie attività del nucleo famigliare.
La richiesta da lo spunto al progettista per recuperare un elemento della tradizione vernacolare brasiliana, la veranda, rivisitandolo in chiave contemporanea.
Nasce cosi' un'architettura organizzata da un vuoto, la veranda appunto, che diventa elemento fulcro intorno al quale ruotano tutti gli altri ambienti della casa in un continuo scambio tra esterno ed interno.
La veranda si genera dalla sovrapposizione di due volumi rettangolari posti perpendicolarmento l'uno all'altro.
Il primo volume, di carattere funzionale, ospita la cucina ed il soggiorno, mentre nel secondo è collocata la zona notte.

La veranda è situata proprio al di sotto di quest'ultimo ed è adibita a zona living, sala TV e cucina esterna. Aperta sul soggiorno è elemento filtro con la piscina ed il giardino.

Un terzo volume è collato alle spalle dei due principali ed ospita lo studio.